Angeli

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    Location
    Fantarsya - il mondo della Fantasya GdN/R

    Status
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    Angeli
    Specie
    Angelus

    Subspecie
    Corruptus Angelus

    Forma
    Subumanoide

    Genetica
    Geni recessivi



    Descrizione
    Questi esseri sono sempre stati considerati, nelle diverse culture, in primo luogo come gli inviati dagli Dei sulla terra per guidare gli umani nelle loro azioni e portarli verso ciò che è definito "bene". In alcune culture si pensava che gli angeli portassero i messaggi degli Dei e annunciassero il loro volere, ma non solo, che portassero anche le invocazioni e le preghiere dei mortali alle divinità affinché le ascoltassero.
    In realtà si sa molto poco di queste bellissime creature, dotate di almeno un paio di ali i cui colori variano tra il bianco (per gli angeli di grado comune) e l'oro (per quegli angeli destinati a diventare dei capi, ossia arcangeli). Il colore delle ali può anche variare nel corso del tempo, a seconda della maturità fisica e psicologica raggiunta dall'angelo. Solitamente gli angeli con solo un paio di ali raramente le vedono mutare di colore da bianco a oro, mentre è più facile per i Cherubini (che hanno quattro ali) e i Serafini (che ne hanno addirittura sei).
    In realtà, questi esseri sono, quasi al pari degli umani, dotati di molteplici sfaccettature caratteriali, che variano da individuo a individuo. Generalmente molto schivi verso le altre creature, forse perché infastiditi dalla loro venerazione, spesso si rivelano come soggetti cinici, pragmatici e difficilmente inclini a dispensare parole vuote o prive di significato. Gli angeli dunque non sono creature solamente benevole, lo dimostra il fatto che siano anche dei soldati particolarmente tenaci e spiegati. Secondo la tradizione della loro gente, gli angeli si organizzano in strutture sociali detti Cori, delle sottospecie di Clan che fanno capo a un angelo con le ali d'oro.
    Tra gli angeli vanno menzionati i così detti "custodi": questi individui sono angeli che hanno concesso la loro benedizione a un "protetto", con il quale hanno stabilito quindi un profondo legame. Essi si impegnano a rendere felice il loro protetto, a guidarlo nel cammino della vita in modo che commetta meno errori possibili e trovi la realizzazione che cerca. Nel caso dovessero fallire, il legame li punirebbe con atroci dolori, e se il protetto dovesse morire, il custode potrebbe provare una tale agonia da arrivare al suicidio (sono infatti pochi i casi di custodi che sono sopravvissuti alla morte dei loro protetti).
    Il piacere e la realizzazione personale sono una delle massime aspirazioni degli angeli, con lo scopo di raggiungere quello che definiscono l'Idillio, ossia uno stato di pace e serenità. Per questo gli individui della razza danno molta importanza all'equilibrio spirituale, inteso anche come stabilità nei rapporti con le persone amate e il mondo esterno. Molto importante per un angelo è il concetto di famiglia, considerata rifugio dal dolore e dalla tristezza. L'arte in tutte le sue forme ricopre un ruolo fondamentale nella cultura angelica, in quanto considerata la massima forma con cui trarre piacere sensoriale: la creazione e la contemplazione delle opere artistiche sono infatti due mezzi con cui gli angeli pensano si possa mantenere lo spirito puro e ci si possa avvicinare all'Idillio.
    C'è chi è convinto che gli angeli siano delle creature essenzialmente asessuate: in realtà il dimorfismo e l'appetito sessuale di questa specie sono assai marcati. La popolazione angelica è prevalentemente maschile, anche se comunque le donne angelo non mancano. Poiché le femmine sono in numero minore, non è raro vedere un singolo angelo donna essere corteggiato da più di un angelo uomo, per quanto molto pochi tra loro scelgano di concedersi alla poligamia. Molto più spesso, infatti, gli angeli tendono a scegliere un unico compagno, al quale rimarranno legati per il resto della vita. Non sono rari i casi in cui questo legame coincida con quello tra custode e protetto.

    Segni distintivi
    Le ali (almeno due per ogni individuo) degli angeli puri sono o bianche o dorate.

    Idioma
    Lingua angelica; sono comunque creature poliglotte.

    Alimentazione
    Onnivori, generalmente gli angeli puri prediligono una dieta vegetariana o vegana, per il rispetto degli altri esseri viventi.

    Vita massima
    Se non uccisi, gli angeli possono raggiungere molteplici eoni di età.

    Habitat
    Le città degli angeli sono spesso nascoste da potenti incantesimi, che ne limitano l'accesso solo a chi ne ha il permesso, ma gli angeli, in generale, sono considerati cosmopoliti, anche se (nel caso di angeli puri) prediligono luoghi sacri o permeati di luce.

    Tipologia
    Trasformabile

    Trasformabile in
    Angeli caduti
    Cyborg
    Vampiri
    Fantasmi
    Licantropi
    Itzaeli



    Società
    Cori, generalmente raggruppati in diverse comunità, molto ampie, con un angelo maggiore a guidarli, simili a monarchie costituzionali più tendenti allo sviluppo verso la democrazia.

    Storia, miti e leggende
    • Storia, miti e leggende degli Angeli di Realtà: Mentre per gli esseri umani la storia degli Angeli sembra affiancarsi a quella degli uomini, che li hanno considerati nei secoli come comparse strettamente legate alle divinità, relegandoli al ruolo di "messaggeri" o "strumenti" di un potere divino, gli Angeli hanno una versione della storia del tutto loro e altrettanto piena di avvenimenti quanto quella di tutte le altre specie.
      La maggioranza della razza angelica si trova d’accordo sul fatto che la loro esistenza risale alla Creazione del Multiverso stesso. Credono infatti che le loro anime desideravano una vita terrena e che da tale desiderio siano nati i loro corpi, e che da quei primi angeli sublimi la specie si sia evoluta per come è adesso.
      Si pensa anche che gli angeli, dalla loro creazione, avevano condotto una vita pacifica e all’insegna della scoperta di loro stessi e delle loro capacità, ma anche delle altre creature, in particolar modo gli Umani, che sono così simili a loro. Questa similitudine li ha portati ad avere molti contatti con l’umanità, creando così diverse credenze umane riguardo alla loro razza.
      Le prime vicende storiche degli angeli vissuti in Realtà sono legate alle vicissitudini del loro regno, “Raj ánghelos” o “גַן עֶדֶן מלאך”. Si tratta dell’epoca più remota e intrisa di misteri della storia angelica, poiché narra della creazione del loro regno più grande, che raccoglieva pressoché tutti gli angeli terrestri, dell’incoronazione di Re Jahwe e dell’esilio di Enoch. Queste due figure assumono per la comunità angelica una connotazione quasi mitologica, se non leggendaria.
      Si narra che agli albori dei tempi, Jahwe, serafino, ed Enoch, cherubino, fossero alla pari, migliori amici tanto da considerarsi fratelli. I due andavano d'accordo su ogni argomento, tranne una sola questione vitale, ovvero la purezza della razza. Enoch si sentiva particolarmente aperto con altri esseri, fortemente affascinato dagli umani, che avevano una vita così intensa e sfuggente, poiché molto breve rispetto a quella angelica, mentre Jahwe era convinto che la sua specie dovesse isolarsi nel proprio regno nascosto e non mescolarsi con gli uomini, per mantenere la purezza della specie.
      Le idee dei due presto si diffusero a macchia d'olio nei Cori, creando due fazioni non belligeranti, ma contrarie, i cherubini condividevano la visione di Enoch, protettivi verso le vite altrui, estremamente rispettosi di ogni essere vivente, così come gli angeli della categoria più bassa. I serafini e gli arcangeli erano invece dalla parte di Jahwe. Le cose sembravano mantenersi in uno stato di equilibrio, poiché non c'era ostilità tra le due fazioni, ma solo dialogo e dibattito.
      La passione di Enoch per gli esseri umani però divenne sempre più concreta, portandolo ad innamorarsi di un'umana, Ninives. Il suo amore per Ninives era tale che Enoch compì il Lil Sephir per lei, azione che viene giudicata pesantemente dal suo migliore amico Jahwe, che decide di costringere l'amico a rompere il legame a tutti i costi. Così egli convocò un'assemblea angelica, capitanata dalla giuria di 9 angeli, uno per ogni ordine (Nathanael dei serafini, Raziel dei cherubini, Pahaliah dei troni, Vasariah delle dominazioni, Sehaliah delle virtù, Haamiah delle potestà, Imamiah dei principati, Jehudiel degli arcangeli e Rochel degli angeli), per giudicare l'azione di Enoch, credendo di essere in buona fede.
      Costretti ad esprimersi, i rappresentanti di tutti i cori spezzarono la neutralità che permeava il regno degli angeli, condannando l'azione di Enoch in maggioranza e permettendo Jahwe di porre un ultimatum a colui che una volta era il suo migliore amico.
      Avendo rifiutato di accettare il verdetto e il conseguente ultimatum, che gli imponeva di sciogliere il Lil Sephir, Enoch fu condannato all'esilio, mentre suo oramai nemico, avendo dimostrato la sua influenza tra gli angeli, fu incoronato Re.
      Molti storici affermano che l'esilio di Enoch fu il seme della Rivolta degli Angeli avvenuta molti secoli dopo, altri invece sostengono che fosse il preludio del Tevilah Netilat (Grande Lavaggio). Ancor oggi, eoni dopo, Enoch è una figura tanto storica quanto leggendaria, poiché segna la fine dell'epoca più pura e sacra della storia degli angeli.
      Le idee contrastanti sui rapporti con gli esseri umani/o di altre razze, possono essere definiti come la causa principale delle scissioni angeliche, infatti dopo l'Incoronazione di Jahwe passarono molti secoli d'incertezza in cui parecchi esponenti di spicco di vari cori sembrarono in totale disaccordo con il sovrano, tanto da non riconoscerlo come legittimo. Molti angeli continuarono ad avere rapporti con le altre specie, rifiutando la politica protezionista e razzista di Jahwe, partecipando alla vita degli uomini come e forse più di Enoch stesso. Questo periodo della storia angelica viene definito l'Era dei Nephilim, poiché, unendosi in atti sessuali con altre razze, gli angeli crearono degli ibridi che l'alta società e i cori regnanti disprezzavano più degli umani stessi. A causa della loro nascita, ebbe inizio il Tevilah Netilat.
      Il re, per la prima volta nella storia degli angeli, autorizzò e promosse una specie di pulizia etnica, un vero e proprio genocidio. I suoi ordini erano chiari: agli angeli fedeli alla propria razza era fatto obbligo di sterminare gli "abomini" che nascevano dall'unione "innaturale" tra gli angeli fuorilegge e altre creature. Questa decisione tuttavia spinse gli angeli ad atti che inquinarono la loro purezza, a causa delle uccisioni di innocenti e bambini. Il Tevilah Netilat oltre ad essere un avvenimento storico di grande importanza nella società angelica, funse e funge tutt'ora da monito, ricordando agli angeli che "cadere" significa andare contro la loro anima pura, non mischiarsi ad altre razze, né tanto meno disobbedire ad un principio. La durata del genocidio non viene registrata in nessun annale, ma è spesso fatta coincidere con l'uccisione di Re Jahwe, da parte di Samael, l'arcangelo che scatenò la Rivolta degli Angeli.
      A differenza di ciò che credono le altre razze, gli angeli caduti non risalgono tutti alla Rivolta degli Angeli, poiché in molti erano già caduti durante il Tevilah Netilat, ma la rottura che derivò dalla Rivolta rimane ad oggi la spaccatura più grande e dolente nella società angelica, tanto da apparire quasi in tutte le cronache terrestri, anche quelle legate ai racconti religiosi umani.
      A causa di Tevilah Netilat molti angeli erano caduti: uno di essi era Helal, chiamato anche Splendente Figlio dell'Aurora, era uno dei serafini più amati e potenti del regno e così anche suo figlio, Samael, definito Luce del Mattino (che nella cultura terrestre aveva preso il nome di Lucifero, creando molte confusioni storiche). Helal era stato incaricato di "ripulire" Sodoma e sua compagna arcangelo Sariel era responsabile di Gomorra, avevano comandato ognuno uno dei due eserciti angelici che avevano raso al suolo le due città, definite abominevoli, poiché popolate in maggioranza da Nephilim. Entrambi i comandanti erano fedeli credenti della superiorità della razza angelica ed avevano insegnato al figlio, Samael, questi precetti. Nessuno di loro si aspettava di cadere, poiché credevano che gli ideali del sovrano fossero giusti e saggi al fine di preservare la purezza della razza.
      Samael, dunque, non era un sostenitore della razza umana come Enoch, e nemmeno provava pena per gli esseri immondi. Quando egli scatenò la Rivolta degli Angeli, lo fece cavalcando l'onda della rabbia covata dai propri simili verso il re, del desiderio di vendetta, inseguendo il miraggio dell'opportunità di detronizzare Jahwe e prendere lui il comando. Dopo la caduta dei suoi genitori e degli altri angeli fedeli al re, infatti, il regno angelico era in tumulto, in cerca di una figura che potesse guidarli, e lui sentiva di esserne capace. Era offeso e ferito per il destino spettato ai suoi genitori e si sentiva ingannato dal proprio sovrano, proprio come molti altri angeli, che lo sostenevano nella sua causa.
      Unendosi a lui in un complotto, gli Angeli Ribelli combatterono Jahwe e i suoi sostenitori, fino al momento cruciale in cui Samael uccise il sovrano. Si narra che in quel momento, Luce del Mattino perse la sua abbagliante luminosità, poiché la sua anima ormai era piena di corruzione, aveva mentito, aizzato altri a combattere e uccidere i propri fratelli e infine aveva ucciso egli stesso. Guardando negli occhi il proprio cugino, arcangelo Mikaele, con cui era infinitamente legato, ma che si trovava sul fronte opposto, Samael provò un dolore indescrivibile, e così cadde.
      In molte razze viene narrato di quel'attimo, la caduta degli Angeli Ribelli, poiché come una folgore Samael si spense, volando via dalla città sospesa del regno degli angeli, giù in picchiata sulla Terra, seguito dai suoi seguaci. Vincendo la rivolta, avevano in realtà perso tutto. Gli umani, vedendo gli angeli cadere in massa, diedero per scontato che la loro fosse stata una sconfitta, "inventando" la storia della caduta di Lucifero (che deriva dal nome Luce del Mattino, attribuito a Samael) e degli angeli che erano mutati in demoni. Non essendo i demoni o gli angeli caduti interessati particolarmente alle dicerie umane, non hanno quasi mai smentito queste idee, ma riso di esse, spesso fomentandole per riderne ancora meglio.
      La Rivolta degli Angeli smembrò il regno angelico, privandolo per proprio sovrano, ma creando una nuova era, quella odierna, chiamata anche Era degli Arcangeli, che presero in mano le redini del regno dopo la caduta della monarchia di Jahwe. Nell'epoca odierna, infatti, periodicamente gli angeli sono chiamati a riconfermare un monarca costituzionale, che viene scelto tra gli arcangeli più potenti.

    • Storia, miti e leggende degli Angeli di Fantarsya: La storia degli angeli di Fantasya vede il suo principio nelle leggende che narrano della nascita dei tre capostipiti della razza. Essi nacquero tutti e tre dallo stesso fenomeno, che molti, angeli e non, considerano una specie di miracolo divino: vi fu un giorno, infatti, in cui i cieli di Fantarsya, ovunque ci si trovasse sul pianeta, si presentarono sgomberi da qualsiasi nube, anche la più piccola e insignificante.
      Si parla di tale giorno come di Yawm Alnuwr, ossia il Dì di Luce, poiché il cielo, indipendentemente da dove si trovava l’osservatore, fu irradiato da una intensa e abbagliante luce dorata, così forte che parve che le due Stelle di Fantarsya fossero esplose. Quella luce abbagliante si spense poi molto lentamente, e una notte innaturale calò ad avvolgere l’intero pianeta: fu allora che tre “stelle cadenti” furono viste precipitare, una sulle terre che ai giorni odierni appartengono all’Impero dell’Ombra e due su quelli che sono oggi conosciute come i territori est di Erhie.
      Quelle stelle cadenti erano in realtà i tre Angeli capostipite della razza, nati dalla luce abbagliante del cosmo. Rayeh, il magnifico, ed Eayni, la luce, precipitarono insieme su una delle isole fluttuanti di Erhie, mentre Ruean, lo splendore della vita, si schiantò in uno dei più profondi abissi delle terre di Uscurio. Si racconta che Rayeh ed Eayni fossero predestinati fin dal principio, ma che un giorno Eayni e Ruean s’incontrarono. Dal loro amore eterno nacque Lecien, il discendente della luce, dal quale la Federazione della Luce prende il nome, e Lilkiana, la figlia del fulgore, sua sorella. Da loro nacquero poi tutti gli altri angeli, tra cui anche Elias, la vera luce.
      Elias era dotato di una bellezza tale che tutti lo desideravano. Compreso Rayeh. Ma il desiderio del terzo capostipite era qualcosa di oscuro e raccapricciante, egli non solo voleva amare il giovanissimo angelo, ma voleva che nessun altro osasse posare gli occhi su di lui.
      La leggenda narra infatti che l’ossessione del Magnifico arrivò al punto che Rayeh uccise Ijami, la sua migliore amica umana, segretamente innamorata di Elias. Colto dall’orrore di quel gesto, egli perse la ragione. La follia in cui precipitò lo spinse a uccidere chiunque osasse avvicinarsi a lui o all’oggetto della sua ossessione.
      Per mettere un freno alla sua pazzia, Elias offrì, tramite il Lil Sephir, la propria anima e il proprio corpo al Magnifico, il quale consumò su di lui la propria bramosia per giorni interi. Quando infine si placò, si rese conto che neanche per un solo istante Elias aveva smesso di versare lacrime di dolore e angoscia, e che lui neanche se ne era accorto. Colto dal rimorso, Rayeh fuggì, abbandonando il proprio Consorte dove la violenza si era protratta nel susseguirsi dei dì e delle notti.
      Quando trovò la forza di tornare, era già troppo tardi. Rayeh vide il cadavere di Elias riverso in una pozza di sangue: l’angelo si era strappato le ali e tagliato le vene per la disperazione. Trafitto dal dolore, il terzo capostipite, ormai caduto, vagò per le terre di Fantarsya per tre giorni e tre notti, senza mangiare né bere, finché, stremato, non crollò sul limitare di un bosco.
      Lì fu trovato da un Demone dei Sotterranei, Eskeraste. Si narra che questi divorò il suo corpo e tutta la poca purezza rimastagli nell’anima, fino a lasciare soltanto la parte più marcia e corrotta, che prese poi il nome di Nerhes, l’Oscuro. Egli era un terribile Demone delle Tenebre, guidato solo dall’odio, dal rancore e dalla vendetta.
      La Storia racconta che fu proprio Nerhes a scatenare la prima e unica Guerra tra gli Angeli e i Demoni di Fantarsya, proprio alla fine del Millennio Buio. Non si conoscono le ragioni per cui lo fece, anche se alcuni credono che fosse per vendetta verso gli altri due capostipite, che con la loro unione avevano posto le cause per la sua follia e la sua disperazione. La Guerra è ancora in corso e dura ormai da oltre milleottocento anni Fantarsyani.

    Tradizioni

    • Tradizioni comuni a tutti gli Angeli
      • Lil Sephir, Piuma Donata: gli angeli sono molto gelosi delle loro ali e, soprattutto, delle piume che le compongono. Non è raro vedere un angelo che strappa via le piume più vecchie, brutte o danneggiate, affinché al loro posto crescano soltanto piume giovani, belle e resistenti. Pertanto è un atto estremamente importante, di gran valore, quando un angelo si strappa la piuma che reputa più bella, sana e forte, per donarla a qualcuno. Si tratta di un gesto molto personale, un atto d'amore che raramente compiono nei confronti di qualcuno che non sia parte della propria famiglia. Compiere il Lil Sephir nei confronti di qualcuno che non sia un parente di sangue (genitore, fratello, figlio, cugino, ecc) equivale infatti a una proposta di matrimonio.

      • Illie Abel, Rito del Legame: quando un angelo decide di formare una famiglia con qualcuno, gli chiede solitamente di legarsi in quello che viene chiamato Rito del Legame, una specie di matrimonio ma versione angelica. L'angelo che desidera celebrare il rito compie il Lil Sephir nei confronti della persona amata, che può decidere se accettare o rifiutare. Durante il rito, che ha valenza quasi sacra per gli angeli e al quale possono assistere solamente due persone, scelte una dall'angelo e l'altra dal compagno dell'angelo, non è concesso a nessuno di accedere al luogo nel quale si sta svolgendo. A celebrarlo ci pensa sempre un arcangelo, solitamente quello a capo del clan a cui appartiene l'angelo che intende unirsi in matrimonio, ma a volte, su richiesta dello stesso, può capitare che sia un altro capo a farlo. Il Rito consiste in una breve cerimonia nella quale i polsi, le caviglie e i colli dei consorti vengono legati assieme un unico e lungo nastro di seta bianco, l'Illie Abel, a rappresentare l'unione per la quale "non è possibile agire, camminare e respirare lontano dal proprio consorte". Entrambi gli innamorati pronunciano poi un breve discorso: l'angelo che ha proposto il rito spiega all'amato come si sia innamorato e perché desideri unirsi con lui nell'Illie Abel, mentre il consorte risponde con i motivi per cui ricambia tale sentimento e perché dunque abbia accettato il Legame. A questo punto il nastro viene rimosso secondo regole ben precise. In alternanza, i testimoni sciolgono i nodi seguendo l'ordine: collo del consorte, collo dell'angelo, polsi del consorte, polsi dell'angelo, caviglie del consorte e caviglie dell'angelo. In ciò, il testimone dell'angelo si occupa esclusivamente dei nodi del consorte, mentre il testimone del consorte di occupa esclusivamente dei nodi dell'angelo. Una volta rimosso, l'Illie Abel viene ripiegato dai testimoni più volte, in modo da accorciarlo, e consegnato, da un capo, al consorte, da parte del testimone dell'angelo, e dall'altro capo all'angelo, da parte del testimone del consorte. Il ruolo dei testimoni si esaurisce qui, mentre angelo e consorte consegnano infine l'Illie Abel all'arcangelo cerimoniante, che lo custodisce come vero e proprio documento/testimonianza della loro unione. L'Illie Abel viene bruciato alla morte di uno dei due innamorati, oppure tagliato di netto a metà se uno dei due decide di dichiarare Nun Illie, ossia la Separazione.

    • Tradizioni degli Angeli di Realtà
      • Arseija Faaetia, la Festa delle Arti: gli angeli di Realtà sono soliti riunirsi una volta ogni cento anni nella loro capitale, Laura, per celebrare cinque giorni di Festa delle Arti dedicate all'arte in tutte le sue forme. Durante questo periodo, gli angeli si dedicano alla pittura, al ballo, alla recitazione, alla scultura e a tutte quelle arti che pensano innalzino lo spirito: si verificano competizioni artistiche con una giuria, spettacoli di ogni tipo a tutte le ore e per tutti i gusti, accompagnati da del buon cibo e dai canti del passato della razza e delle gesta degli eroi angelici che nei millenni si sono susseguiti. L'aria di festa è tale che gli angeli consentono l'accesso alla capitale persino a individui di altre specie, per lo più Protetti.

      • Tevilah Netilat Atadhakar, il Ricordo del Grande Lavaggio: il Tevilah Netilat fu il periodo più oscuro della storia degli Angeli. Non solo fu un orribile genocidio di povere creature innocenti, ma portò alla caduta di un gran numero di angeli. Molti più angeli di quanti in realtà ne caddero durante la Ribellione, che comunque è considerata come un'altra gravissima conseguenza del Grande Lavaggio. Pertanto gli Angeli sono soliti ricordare questo nefasto evento e le vittime che ne derivarono durante il Tevilah Netilat Atadhakar, anche detto Giorno del Ricordo, che viene celebrato ogni dieci anni e viene fatto coincidere con il giorno della morte di Re Jahwe, ossia il 21 Ottobre. Durante il Tevilah Netilat Atadhakar, gli Angeli si astengono da qualsiasi cosa porti loro gioia, compreso il cibo, l'amore, il lavoro, l'arte e le attività di svago.

    • Tradizioni degli Angeli di Fantarsya:
      • Alnuwr Faaetia, l'Anniversario del Dì di Luce: ricorrenza che gli Angeli di Fantarsya festeggiano ogni quindici anni umani, è stato indetto fin dai tempi antichi per celebrare la venuta dei capostipiti sul pianeta. In questo giorno gli Angeli sono particolarmente avvezzi ai piaceri della vita e non è raro vederli tingere le ali dei tre colori associati ai capostipiti: azzurro zaffiro (Ruean), verde smeraldo (Eayni) e rosso rubino (Rayeh). Una volta tinte le ali, solitamente la mattina sul presto, con speciali polveri che non rovinano le piume una volta eliminate, trascorrono spesso il resto del pomeriggio a esibirsi in spettacolari voli nel cielo, spesso atti a corteggiare qualcuno o dichiarare il loro amore al Consorte, oppure semplicemente
        a esprimere gioia. Durante questi voli, spesso scuotono le piume delle ali così che la polvere cada sulle terre sottostanti: gli Angeli associano a ognuno dei tre colori un significato preciso. Se si viene colpiti dalla polvere azzurra, si sarà baciati da eterna fortuna, se invece la polvere è verde, vi si associano grandi ricchezze, infine, se la polvere è rossa, si vivrà di un profondo sentimento d'amore.

      • Tawahaj Almadi, l'Ultimo Bagliore: così viene definito il momento del trapasso di un Angelo di Fantarsya. La comunità angelica di Fantarsya definisce la morte come l'Ultimo Bagliore, ossia il momento in cui l'anima, abbandonando il corpo, si eleva a un livello superiore di purezza. Si dice che quando ciò avviene, nell'ultimo istante di vita prima di spirare, negli occhi dell'angelo si specchi lo stesso bagliore che generò i tre capostipite. La tradizione vuole che, subito dopo l'istante dell'Ultimo Bagliore, il corpo venga cremato in una pira, come simbolo della caduta delle "stelle" sul mondo.


    Religione
    Gli angeli sono creature molto particolari dal punto di vista della Fede. Si possono incontrare infatti individui così credenti in una divinità da rasentare l'estremismo, così come altri tanto scettici da negare persino l'esistenza degli Dei. Tuttavia quasi tutti gli angeli pretendono una prova tangibile della natura e dell'esistenza di una divinità, prima di riporvi la loro fiducia: un angelo non crede per pura fede, ma solo dopo una esperienza diretta, inoltre raramente la sua fede è riposta in una moltitudine di Dei, ma si focalizza solamente sull'unico Dio per il quale nutre profondo e incondizionato rispetto. A parte questo, tutti gli angeli indistintamente sono convinti che non ci sia cosa più importante della purezza d'animo, che non significa avere un animo sempre buono e accondiscendente, quanto piuttosto un animo forte, leale e sincero, capace di non lasciarsi turbare dagli avvenimenti; la pace interiore è dunque la massima aspirazione di un angelo.

    Relazioni interrazziali
    Noto è l'antagonismo che provano verso le creature maligne, specialmente quelle delle razze appartenenti alla classe razziale Demoniaci (in ogni caso sono più tolleranti verso di Demoniaci benigni). Tendenzialmente cinici e pragmatici, spesso tendono a evitare contatti con razze che ritengono troppo caotiche, ipocrite o irrazionali, come gli Umani. Considerano gli Angeli Caduti come una vergogna, la prova che anche la purezza del loro spirito può essere corrotta dal male. Nei confronti degli Ibridi tra angeli e creature di altra specie, che loro chiamano "Nephilim", vi è un sentimento discorde e particolare: alcuni angeli, i più tradizionalisti e puristi, li ritengono una vergogna per la razza angelica, delle creature impure, e per questo li disprezzano, altri vince, particolarmente sensibili agli avvenimenti storici, provano pietà e spesso anche senso di colpa per loro, pertanto manifestano un certo disagio a rimanere in loro compagnia, spesso tentano di evitarli a ogni costo.

    Vero o falso?
    Gli angeli possono creare spade di fuoco per punire i peccatori.
    Gli angeli sono direttamente in contatto con le divinità.
    Gli angeli sono dei semplici umani con le ali.
    Tutti gli angeli puri sono creature dedite al bene e affini alla luce.

    Gli angeli possono commettere delle colpe e diventare angeli caduti.
    Il legame tra Custode e Protetto è inscindibile, motivo per cui gli Angeli raramente donano la loro Benedizione a qualcuno, ritenendola uno dei beni più grandi e allo stesso tempo la più grande debolezza.
    Gli angeli raramente amano che gli vengano toccate le ali.
    Molti angeli non hanno mai visto gli dei e, per questo, hanno smesso di credervi.
    La loro struttura ossea è molto diversa da quella degli umani, più leggera ma anche fragile.
    La maggior parte degli angeli è spesso disinteressata ai problemi altrui.
    Gli angeli hanno un tasso di guarigione maggiore rispetto agli umani.



    NB: in questo riquadro sono elencate le caratteristiche fondamentali per una corretta interpretazione di un tipico individuo della razza. Il giocatore può decidere di ignorare 1 o massimo 2 caratteristiche, creando un individuo atipico, tenendo presente che questo potrebbe comportare dei malus interpretativi che potrebbero influenzare l'interazione con altri personaggi e anche le decisioni di Sorte durante una quest o un suo intervento in free role.



    Purezza dello spirito
    Gli angeli sono creature che credono unicamente nella purezza dello spirito angelico e nella capacità della razza angelica di sopravvivere a ogni male si scagli loro contro. Si tratta di una particolare forma di cinismo e pragmatismo per cui gli angeli sono convinti di poter contare solo sulle proprie forze e su quelle dei propri simili, considerando le altre razze incapaci di immunizzarsi dalla negatività del mondo. Spesso questa credenza è estremizzata al punto da portare a un forte razzismo, specialmente verso le razze facilmente corruttibili, come gli Umani e i Demoni. Gli angeli che non sono riusciti a mantenere la loro purezza, ossia i Caduti, sono guardati dagli altri come una disgrazia, qualcosa di cui vergognarsi e da rifiutare.

    Nido felice
    Non c'è nulla che per gli angeli abbia più valore della famiglia. Una delle massime aspirazioni di un angelo è indubbiamente quello di condurre una vita familiare felice ed equilibrata: spesso gli individui della specie formano dei piccoli nuclei familiari composti da due genitori e due figli, numeri generalmente considerati perfetti per una buona vita familiare. Un angelo senza famiglia è spesso commiserato dai propri simili, considerato completamente solo e per questo oggetto di sgradevoli attenzioni. Il momento in cui un giovane angelo trova la propria controparte, è accolto con grande gioia da tutti i parenti e le persone più care, poiché significa il principio di una nuova vita familiare. I bambini rivestono un ruolo fondamentale nella vita di un angelo, tant'è vero che spesso si rivelano molto protettivi anche nei confronti dei cuccioli delle altre specie.

    Orgoglio angelico
    Poiché sono creature essenzialmente capaci di volare, gli angeli possiedono un apparato scheletrico più simile a quello degli uccelli che dei mammiferi. Le ossa sono infatti cave, pertanto più leggere, ma anche decisamente più fragili, mentre i muscoli, specialmente quelli delle spalle e delle ali, sono assai potenti, in modo da consentire un'adeguata forza per spiccare il volo e garantire l'atterraggio. A volte può capitare tuttavia che nascano degli angeli con le ossa un po' più pesanti, o con dei muscoli un po' meno potenti, che sono dunque incapaci di volare. Questi angeli vengono visti dai loro simili con pena e commiserazione, a volte persino derisi. Non c'è smacco peggiore, per un angelo, che toccare le sue ali senza il suo permesso o, peggio ancora, strappargli delle piume. Un angelo a cui le ali sono state amputate, per qualsiasi motivo, è un individuo menomato, privato della sua dignità e spesso commiserato; molti angeli non riescono a sopportare di vivere senza le loro ali e per questo si tolgono la vita.

    Legami inscindibili
    La maggiore debolezza degli Angeli sta forse nella loro capacità di creare dei legami di fedeltà e lealtà inscindibili. Raramente un angelo è capace di tradire o fare del male a qualcuno verso cui nutre un profondo sentimento d'affetto, che sia amore, o amicizia, o un nesso custode-protetto. Quando questi legami vengono spezzati (cosa che spesso avviene non da parte dell'angelo, ma dell'altra persona), l'angelo che li ha creati soffre terribilmente sia nello spirito sia, a volte, nel corpo. Non c'è modo più crudele ed efficace di distruggere un angelo, se non uccidendo il suo protetto o la persona amata (e spesso le due figure possono coincidere).

    Idillio
    Lo stato idilliaco viene raggiunto da un angelo quando questi ottiene il perfetto equilibrio tra famiglia, doveri e piaceri. Si tratta di un momento nella vita dell'angelo in cui egli ha tutto quel che potesse desiderare e si trova, dunque, in uno stato di pace assoluta. Un angelo che si trova in questa condizione è totalmente immune da qualsiasi influsso malevolo, da qualsiasi male o dolore, da qualsiasi tentativo di corromperne l'animo. La pace non è solo spirituale, ma raggiunge anche i suoi sensi, immergendolo, di fatto, in un periodo di assoluta estraneazione dal resto del mondo, durante il quale l'angelo "vede tutto rose e fiori". Un angelo che ha raggiunto l'idillio è spesso ammirato e invidiato dai propri simili, ma è anche terribilmente vulnerabile: diventa infatti incapace di difendersi dalle crudeltà del mondo esterno, poiché la sua capacità di reagire è soffocata dall'idea di trovasi in un bel sogno a occhi aperti. Dai sogni, tuttavia, prima o poi ci si deve svegliare: il modo migliore per strappare un angelo dal suo idillio è distruggere l'equilibrio famiglia-doveri-piaceri che ha instaurato. Spesso gli angeli che escono dall'idillio desiderano così tanto tornare in quello stato di pura felicità e pace da cadere in depressione e, non di rado, arrivare a togliersi la vita.


    Capacità
    Benedizione
    Ali retrattili
    Volo
    Doti artistiche

    Conoscenze
    Umanoidi
    Angeli puri
    Cultura della razza Angeli puri
    Angelico
    + 1 conoscenza a scelta tra quelle militari
    + 1 conoscenza a scelta tra quelle artistiche, musicali o teatrali



    Debolezze razziali
    Le ali sono sicuramente uno dei maggiori punti deboli degli angeli, in quanto, legandole, è facile immobilizzarli, inoltre, se strappate, possono portare a molte conseguenze come shock traumatici, emorragie e malformazioni. La fisionomia angelica è pressoché simile a quella umana, dunque hanno gli stessi punti vitali vulnerabili, tuttavia gli angeli risultano molto più resistenti alle perdite di sangue e possono sopportare una situazione critica anche per giorni, prima di cedere (durante questo periodo, se adeguatamente curati, possono riprendersi in fretta, grazie al maggior tasso di velocità di guarigione). Molto vulnerabile è la loro struttura scheletrica, adatta al volo ma assai fragile. La psiche Angelica è particolarmente vulnerabile quando si tratta di spezzare i legami affettivi ed emotivi: toccare la famiglia, l'amore, gli amici, gli affetti e il protetto di un angelo equivale a colpire l'angelo stesso dritto al cuore e alla mente.
    CAPACITÀ ANNULLATE O CON EFFETTO LIMITATO:
    Immunità fisica (annullata)
    Wearing the resistance (annullata)
    Liberazione fisica (non ha effetto se vengono legate o comunque immobilizzate le ali)



    Zone di gioco d'origine
    Fantasia: 50%
    Realtà: 50%

    Percentuale elementi
    - Acqua: 5%
    - Fuoco: 20%
    - Aria: 30%
    - Terra: 4%
    - Luce: 40%
    - Ombra: 1%
    - Antimateria: 0%

    Percentuale sangue
    - Rosso: 30%
    - Verde: 5%
    - Blu: 45%
    - Viola: 20%
    - Nero: 0%
    - Trasparente: 0%

    Percentuale sessualità
    - Maschi: 70%
    - Femmine: 30%
    - Ermafroditi: 0%
    - Asessuati: 0%



    Valori razziali
    - Altezza minima: 160 cm
    - Altezza massima: 230 cm
    - Peso minimo: 25 kg
    - Peso massimo: 70 kg
    - Forza: base
    - Agilità: base
    - Velocità: base
    - Resistenza fisica: +4
    - Sopportazione: +1
    - Rigenerazione: +2
    - Udito: base
    - Olfatto: base
    - Vista: base
    - Gusto: +4
    - Tatto: +4
    - Resistenza negromantica: +2
    - Potenza negromantica: +1
    - Ripresa: +5
    - Forza vitale: +4
    -Potenza mentale: +3
    - Notorietà: 6


    Non puoi visualizzare le immagini in versione mobile.
    Immagini esemplificative

    Angelo comune (ali bianche)


    Angelo comune (ali d'oro)


    Cherubino


    Serafino






    tab e grafica by The Sadistic One



    Edited by Sorte (Master) - 7/8/2021, 01:35
     
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0 replies since 18/10/2012, 14:21   1230 views
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