Saraqael Phineas "Finn" Jansen

Storia pregressa

Per la maggior parte della sua vita, Saraqael rimase nei pressi di un'antica rovina ai confini di un bosco, sotto la quale era stata costruita una piccola città in cui abitava una comunità autonoma di persone che cercavano di fuggire da complotti, tradimenti, assassini e passati tormentati - o che semplicemente volevano ricominciare da zero e diventare persone migliori.
Un gruppo di Angeli si occupava di quella comunità: alcuni andavano a cercare persone che volevano trovare rifugio per portarle alla città, altri avevano il compito di nascondere il luogo da occhi indiscreti. Il compito di Saraqael era di rimanere a guardia dell'unico ingresso alla città, ovvero l'unico modo che avevano le persone esterne per entrare e trovare i rifugiati, e di avvisare tutti se in uno dei suoi sogni avesse visto la città scoperta.
Passarono i secoli e solo una volta la città fu trovata: fu un gruppo di malridotti avventurieri ad avvicinarsi. Questi furono accolti, curati, fu dato loro modo di rimettersi in forze e, dopo aver giurato di mantenere il segreto, furono liberi di andare.
Nessuno volette ascoltare Saraqael, uno dei pochissimi che avevano diffidato di loro, nonostante i sogni l'avessero avvertito del pericolo.
"Non preoccuparti", dicevano, "Non è possibile che questi ragazzi mezzi morti ci facciano del male".
Qualche giorno dopo, però, uno di loro tornò portandosi dietro un esercito.
Tutti gli Angeli protettori del posto si radunarono per combattere, ma furono presto sovrastati e sconfitti per via dell'eccessiva inferiorità numerica. La città fu saccheggiata e distrutta insieme alle rovine, mentre i suoi abitanti furono sottomessi. Gli adulti furono venduti come schiavi, i vecchi furono uccisi sul posto e i bambini troppo piccoli furono sacrificati in un rituale ad un dio sconosciuto, insieme alle donne vergini. Le altre furono uccise dalla brutalità dei soldati.
Ferito gravemente, cieco e a malapena cosciente, Saraqael non poté far nulla per salvare l'unica donna che avesse mai amato in tutti quegli anni, una giovane umana, che venne sfruttata e uccisa da alcuni di loro. Impresse le loro voci nella propria mente prima di essere costretto dal dolore fisico ed emotivo a lasciarsi andare all'oblio.
Fu trovato non molto lontano da uno studioso di mezza età (che in realtà scopri in seguito essere un androide), che lo portò nel laboratorio in cui lavorava. Attese che il suo corpo si stabilizzasse e, una volta accertatosi che avesse abbastanza forze per sopravvivere, lo sottopose a numerosi interventi per renderlo non solo nuovamente autosufficiente, ma anche più forte di prima.
L'androide gli impiantò non solo nuovi occhi funzionanti, ma occhi che non potevano essere accecati e che, grazie ad un piccolo impulso mentale inviato al sensore posizionato sulla tempia, potevano vedere al buio e diventare sensori di calore. Gli diede nuove braccia - braccia più forti e dotate di speciali lame che avrebbe potuto far uscire e rientrare con il pensiero, sia dalla parte del gomito che da quella del polso. Gli diede nuove gambe - gambe dotate di molle e ammortizzatori nascosti, in modo da rendere il suo equilibrio perfettamente stabile. Infine, gli restituì le ali che aveva perso.
Al suo risveglio, Saraqael si ritrovò in un corpo diverso dal suo, un involucro che non conosceva, e questo gli faceva paura, era per lui come una maledizione.
Presto, però, imparò ad utilizzarlo al meglio, rendendosi conto che l'androide che lo aveva trovato gli aveva dato in realtà una seconda possibilità, in modo che potesse tornare a proteggere come aveva sempre fatto e come non aveva mai voluto smettere di fare.
Un dio sentì il grido della sua anima, la sua volontà di ricercare il potere non per se stesso ma per proteggere gli altri. E gli diede la sua fiducia ed una parte del suo potere.
Così, Saraqael partì per la sua strada, separandosi dall'androide, alla ricerca di qualcosa da proteggere.