EVENTO: Regali di Natale!

La neve cadeva fuori dalla finestra in quella gelida notte dove Aele la vampira, stava osservando. Si trovava nella sua camera del letto del castello, con la mano destra appoggiata al muro e con la sinistra reggeva la tenda, così da permettergli la visione al di fuori del paese. Uno strano rumore proveniente da dietro di lei, catturò la sua attenzione.
Si voltò ma l'unica cosa che vide fu una scatola incartata all'ingresso della porta. Si lanciò verso la porta aiutandosi con le ali: qualcuno lo doveva aver lasciato! Ma non appena giunse a destinazione e guardo fuori dalla porta, non vi era anima né viva né morta.
"Mhhhh" mugolò mentre raccoglieva il pacco. Spacchettò il regalo ed una volta che tolse tutta la carta, scoperchiò il tappo e...vide un'anello in acciaio a forma di teschio di ariete.
"E questo?" si domandava mentre lo afferrava con la mano destra.

Non dormo mai la notte di natale, so che babbo natale non esiste, ma Orazio crede di si.
Fingevo di dormire aspettando che il cincillà si addormentasse, avevo nascosto i regali: un pettine nuovo e della polvere pulita con cui lavarsi, sono dei regali perfetti per un viziato vanitoso come lui.
La notte passò velocemente avevo posizionato i due regali sotto l'albero.
Mi svegliai sentendolo gridare "è arrivato vieni" Era felicissimo di vedere il cardatore e la polvere.
Mentre gli pettinato la folta pelliccia si avvicinò all'albero e gridò "Clara non sei più nella lista dei cattivi!!" Lo guardai stortando il capo e vedendolo arrivare con un pacchetto piccolo, fatto da carta marrone e un fiocco in corda con sopra scritto:^per Clara^, come c'era finito, "che fai? Aprilo".
Aprì il pacco lentamente, all'interno vi era un fiore viola con gli stilli dorati e rossi; lo riconobbi subito, era un Crocus sativus, ma come poteva essere qui in questa stagione?
Non so chi me lo ha portato, forse Orazio ha ragione.

Si dice che la notte di Natale sia una notte magica…
Bene, quella notte, a parte il freddo polare fuori di casa, non vi era alcuna traccia di “magia”.
Diamine, nemmeno la neve c’era!
Ed ora eccomi qui, in piena notte, svegliato da un rumore.
Scendendo a controllare, mi accorsi che, sotto l’albero, era comparso un regalo.
“Una volta Babbo Natale era più silenzioso...” pensai, avvicinandomi al misterioso regalo.
Era impacchettato con cura, la carta regalo sembrava quasi brillasse di luce propria.
Non vi era il mittente, tuttavia, ne a chi fosse destinato.
Lo mostrai agli altri: Xever se ne infischiò subito, Nora era troppo distratta dal giocare con un gomitolo di lana, l’unica veramente incuriosita era Liona.
Si, vedevo i miei PG.
Era forse segno che dovevo piantarla con la cioccolata prima di dormire? O che era tempo di andare dallo psichiatra?
Può darsi, l’importante adesso era aprire il regalo.
Lo aprì con delicatezza e… all’interno trovai una gemma di color verde acqua.
Ok, ma per chi era?

La mattina del Natale mi ero svegliata molto eccitata, avevo resistito a non aprire i regali la sera prima e ora non vedevo l'ora. Fuori era tutto coperto di neve, felice come una bambina, avevo saltellato prima di lanciare un'occhiata sotto l'albero, c'erano gli stessi regali della sera prima, tranne uno.
Era una piccola scatolina perfettamente impacchettata, brillava irresistibilmente, afferrandola avevo aperto il fiocco dorato, scatenando una strana onda, sembrava magica. Guardinga ma non meno curiosa, avevo aperto del tutto: era una collana e brillava attraendomi. Fissando con occhi sgranati il ciondolo, non riuscivo a capire chi potesse avermi fatto un dono del genere. Sembrava rappresentare il pungitopo, pietre rosse che potevano benissimo essere rubini e foglie verde smeraldo. Prendendolo in mano per mettermelo addosso, avevo percepito un'altra ondata di strano potere, potevo sentirne gli effetti a livello incredibilmente profondo... sì, doveva essere un dono magico.

- Per favore, mi passeresti quei bicchieri? -
- Certo! Ecco, prendi. Io mi occupo del resto -

Quello scambio fra Cöl e Shin si capiva appena fra il chiasso che facevano gli altri presenti nel salotto.

- Aaah, i soliti caciaroni…- sospirò Alexiel affacciandosi dalla cucina per vedere che diavolo stessero combinando Daniel, Aestil e Nicholas, intenti sul divano come se stessero facendo wrestling.
Lasciando da parte il loro vociare concitato, il mutaforma aveva notato qualcosa che prima non c’era o avevano dimenticato.
- E quello? - indicò Alex e seguirono il suo dito gli sguardi di tutti i presenti: era rimasto un pacchetto sotto l’albero, un po’ nascosto. Eppure erano convinti di aver scartato tutto.
Si avvicinò e lo prese: leggero, medie dimensioni, incarto blu elettrico e nastro dorato ben infiocchettato. Nessun biglietto. Nel frattempo, lo avevano raggiunto tutti: Alex seduto a terra e gli altri in piedi chinati sopra di lui, con espressioni curiose.
- Cosa aspetti? Aprilo! - esclamò Shin ed il mutaforma eseguì: con somma sorpresa, dentro non c’era nulla, era completamente vuoto.
Eppure si sentivano rinfrancati.
Sorrisero.

La mattina di Natale, non mi aspettavo di trovare qualcosa per me sotto l'albero.
Certo, Kefka mi regalava sempre molte cose, ma erano durante tutto l'anno, non per una festa. In realtà, era già tanto che mi avesse concesso di fare un albero per quell'anno.
Al di sotto, fra le miriadi di buste di abiti donati da Kefka, c'era un pacchettino con un biglietto che recitava solamente il mio nome. Rimossi delicatamente la carta da regalo lilla e trovai una scatolina. Dopo aver controllato che Kefka non fosse ancora tornato, la aprii.
Al suo interno c'era un braccialetto di perline, di cui la maggior parte nere e sette colorate, ognuna fatta di un materiale roccioso o cristallino diverso: viola, blu, azzurro, verde, giallo, tra l'arancione il marrone e rosso. Inoltre c'era un piccolo ciondolo rotondo con un albero della vita.
Analizzandolo grazie alle mie abilità, mi sembrò che avesse qualcosa di strano, magicamente parlando. Era incantato, forse? E com'era arrivato a me?