Fantarsya GdN/R

Posts written by Sua Maestà Olesya

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    Benvenuto anche qui!
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    CITAZIONE (Eunuco95 @ 26/4/2022, 20:57) 
    CITAZIONE (Sua Maestà Olesya @ 26/4/2022, 20:52) 
    Benvenuto!! 🥳🥳😏

    Salve grazie 😊

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    Benvenuto!! 🥳🥳😏
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    Buone feste a tutti! 😁😋🥰
    Partecipo con Zorya!
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    La notte era calata molte ore prima, nel buio e staticità tipici di quelle ore, Amanda stava rientrando nello Yacht privato di suo nonno, dopo una serata divertente e sregolata come sempre. I suoi capelli rosso fuoco erano arruffati e le labbra erano gonfie di avventure e la sua mente era ancora annebbiata e pigra per via delle emozioni forti vissute, tanto da ignorare una naturale sensazione di inquietudine.
    Solo di fronte alla porta della propria camera da letto, la ragazza aveva sentito il proprio battito accelerare, senza rendersi veramente il conto del perché, dato che aveva la tendenza di sentirsi al sicuro sulla proprietà lussuosa del nonno. Il suo istinto le diceva che qualcosa fosse fuori luogo, ma guardandosi intorno, le appariva tutto bello e ordinato come sempre… scuotendo la testa e ridacchiando per le proprie ansie improvvise, Amanda aveva poggiato la mano sulla maniglia per aprire la porta, convincendosi che tutto fosse come sempre.
    Era un angelo puro, per cui molto fiduciosa e positiva, non dubitava mai degli estranei fino a che non le avessero fatto qualche torto e non aveva mai preso in considerazione il pericolo reale che si celava dietro alla sua scelta di essere un’eroina vera e propria…
    Spalancando l’uscio, la ragazza aveva sorriso, trovando la propria camera come l’aveva lasciata, rosa e disordinata, con i vestiti che si era misurata prima di uscire ancora sparsi per terra e sul letto, sentendosi anche un po’ sciocca per i timori di prima, ma proprio mentre si era lasciata scivolare via il vestito succinto di dosso, che dei lunghi tentacoli l’avevano afferrata da dietro avvolgendola e bloccandola completamente, come nei suoi peggiori incubi, quelle membra molli e viscide la stringevano forte, bruciandole la pelle, come se stesse avendo una reazione allergica. La ragazza si sarebbe messa ad urlare se la sua bocca avesse potuto farlo, prima di sentire qualcosa di pungente come un ago penetrarle la pelle morbida del collo, nel tentativo di dimenarsi la ragazza era riuscita a fare poco, terrorizzata era riuscita a vedere soltanto quei due tizzoni ardenti che la fissavano nel riflesso di una delle sue boccette di profumo… e poi nulla.

    * * *

    Svegliandosi nel buio più totale, Amanda aveva sentito il battito del proprio cuore pulsare fortemente nella testa, era come stordita e drogata, almeno era quello che sembrava di comprendere dalla situazione, dovevano averle iniettato qualcosa, altrimenti, si sarebbe opposta, era l’Angelo Vendicatore, non una semplice ragazza, non una vittima, un’eroina.
    Nonostante queste autoconvinzioni, la ragazza si sentiva umiliata e terrorizzata, non riusciva proprio a capire come le fosse accaduta una cosa del genere. Comprendeva che prima di chiudersi in sé stessa e analizzare le cause, sarebbe dovuta uscire viva da quella situazione, ma l’ignoto la turbava non poco.
    Avrebbe voluto gridare, ma non era certa che fosse la scelta giusta, non sapeva nulla del proprio aggressore, doveva studiare la situazione in cui si trovava.
    Era cosciente ormai da qualche minuto, ma i suoi occhi non sembravano in grado di abituarsi a quel tipo di buio e la cosa era molto strana, date le sue abilità, aveva una protezione visiva non da poco, poteva significare che in quel luogo non ci fossero spiragli di luce… dove si trovava?
    Non poteva usare la vista, data la condizione, ma aveva altri modi di studiare l’ambiente, in effetti, aveva la nausea non solo per cause emotive, ma per il tanfo di zolfo che il suo nasino delicato avrebbe potuto fiutare anche a metri di distanza da lì.
    Zolfo… il cuore della rossa aveva rallentato i battiti pericolosamente, per poi riprendere con maggiore vigore. Non voleva neanche prendere in considerazione i pensieri che avevano cominciato a vorticare nella sua testolina confusa.
    Chi poteva averla rapita dal proprio yacht?! Quali potevano essere i motivi del suo rapitore?
    Al ricordo di quei viscidi tentacoli che l’avvolgevano forte e dei tizzoni ardenti, un forte mal di testa si era accompagnato a già non pochi malesseri fisici che stava accusando. Quanto avrebbe voluto che anche questa volta tutto fosse soltanto un incubo… in cuor suo, però, Amanda sapeva che tutto questo fosse reale.

    * * *

    L’angelo non aveva idea di quanto tempo fosse passato, era ancora dentro quel buio senza speranza, nessuno si era fatto vivo, nulla era successo, era come se fosse caduta in un baratro dell’obblio. Non aveva idea di cosa fare, ad un certo punto, dopo varie valutazioni, aveva deciso di chiamare aiuto, banale… certo, ma era veramente a corto di idee. Non era successo nulla, aveva tentato di urlare con tutte le proprie forze, fino a quando la sua voce non era diventata rauca e la gola ardente. In quella situazione assurda, la ragazza non si rendeva nemmeno conto di quanto tempo fosse passato, potevano essere ore come giorni, dal momento che comprendeva di essere stata drogata. Aveva sete da parecchio tempo ormai e ora cominciava a sentire anche fame.
    Ancor una volta i suoi pensieri confusi la spingevano a domandarsi il perché fosse lì, del chi e per quale motivo l’avesse presa dalla sua comoda dimora per portarla lì, in quella macchia di solitudine e desolazione. E c’era un’altra domanda che non le dava pace: cosa avevano intenzione di farle??!
    Il brontolio del proprio stomaco aveva fatto sobbalzare Amanda, si era talmente abituata all’assenza di suoni da trovarlo quasi assordante. Stremata, si era sdraiata sul pavimento della sua prigione oscura, era freddo e lei aveva addosso soltanto la sua biancheria, ai piedi erano ancora fissati i tacchi vertiginosi, non aveva voglia di toglierseli, potevano essere un modo per difendersi, per dare calci ad esempio. All’improvviso l’angelo aveva percepito qualcosa, come una presenza, proprio dopo che aveva pensato al doversi difendere, sembrava essere comparsa l’occasione per usare quei tacchi. Alzandosi a sedere, la rossa si era guardata intorno, senza vedere nulla, alle sue orecchie però erano arrivati dei suoni, come un qualcosa di viscido che struscia sul pavimento e una specie di sospiro pesante. Non capiva da quale zona stesse arrivando, prima aveva provato ad usare il tatto per tastare il luogo in cui si trovava e non aveva incontrano nulla che pavimento e pareti, com’era entrato l’essere che produceva quei suoni?
    Qualcosa di viscido, l’aveva afferrata ora, avvolgendosi alle sue braccia e gambe, tirando in quattro direzioni, costringendola così a semi sdraiarsi di nuovo.
    << Oddio, no… ti prego… >> Aveva mormorato l’angioletta, capendo di trovarsi nel suo incubo peggiore, che era la realtà, però.
    I tentacoli erano caldi e umidicci, oltre a quelli che la tenevano stretta, altri due la tastavano, esplorando il suo corpo, prima nelle parti nude, poi spostandosi anche sui merletti elaborati che ricoprivano il suo seno e l’intimità. Fremendo e dimenandosi, Amanda sapeva di poter fare ben poco, si rendeva conto di cosa la stava aspettando ed era inorridita all’idea. Altri sospiri pesante della Cosa aveva raggiunto le sue orecchie delicate, un tentacolo si era insinuato sotto il merletto del suo reggiseno e le stava tirando il capezzolo.
    << Smettila di prego, lasciami andare… >> Aveva piagnucolato la ragazza, le lacrime ormai uscivano copiose dai suoi occhi spalancati nel buio.
    La Creatura sembrava trovare le sue preghiere eccitanti e incalzanti, perché invece di smettere, l’altro tentacolo di era insinuato nelle sue mutandine.
    Sempre più terrorizzata, Amanda si era divincolata ancora, i tentacoli le permettevano di muoversi, ma non di sfuggire, tuttavia, più si divincolava e più quei tentacoli sfregavano sui suoi punti più intimi. Accasciandosi allora, la ragazza aveva provato a non reagire, sperando che la sua staticità avesse smesso di eccitare e caricare il mostro. Così non era stato, i tentacoli avevano continuato a tastarla ovunque e a stimolarla, fino addirittura a penetrare il suo corpo.
    Amanda era una ragazza molto aperta alle nuove esperienze, curiosa e amante del sesso, ma questo non aveva niente a che fare con quello che aveva sperimentato consensualmente, qualcosa sembrava morirle dentro con ogni movimento del Mostro, le sue lacrime non si fermavano più, piangeva senza emettere alcun suono, sopportando in qualche modo quelle sevizie, cercando di fingere di trovarsi in un altro luogo, lontana, cercando di non provare nulla, di non percepire nulla con i suoi sensi sviluppatissimi, senza successo.

    * * *

    Dopo un tempo interminabile, Amanda era stata lasciata in pace, era sudata, appiccicosa e si sentiva sporca fuori e dentro, avrebbe voluto lavarsi con una spugna di ferro, scartavetrandosi tutta la pelle di dosso, ma non poteva farlo, non nella situazione in cui si trovava al momento.
    Era di nuovo sola in quel luogo buio. Aveva ancor più sete e fame, sentiva i dolori muscolari in tutto il corpo e non aveva idea di cosa fare. Quel mostro l’aveva svuotata, derubandole il suo desiderio di vivere e scappare di lì, era come se le avesse preso l’anima con quegli atti osceni contro la sua volontà.
    In fondo a sé stessa, tuttavia, Amanda percepiva qualcosa di diverso dal vuoto, nella distesa desolata dei suoi sentimenti spenti, vi era un’emozione nuova, come un seme di rabbia che era stato piantato dentro di lei e ora aveva messo i germogli.
    Stringendo i denti, l’angelo era rimasta sdraiata, raccogliendo tutte le forze che le erano rimaste ed era in attesa, no… non stava aspettando più che qualcuno venisse a salvarla, si sarebbe salvata da sola.

    * * *

    I sospiri e movimenti viscidi erano tornati ad un certo punto, ma avevano trovato un’Amanda diversa, ora il suo viso scavato dalla stanchezza sorrideva follemente al buio. Gli effetti stordenti delle droghe erano svaniti e ora la ragazza era in grado di concentrarsi bene, tutto grazie anche alla sua determinazione.
    Quando i tentacoli erano tornati ad afferrarla, l’angelo aveva chiuso gli occhi, aprendo le proprie ali si era divincolata cogliendo la Bestia di sorpresa e sfuggendo alla sua presa, con il tacco destro appuntito, prontamente, la femmina aveva schiacciato un tentacolo, bloccandolo a terra e sentendo dei suoni rabbiosi provenire dalla zona in cui doveva trovarsi la bocca del Mostro.
    Fissandolo in quegli occhi che sembravano braci ardenti, l’angelo si era buttata all’attacco con tutte le forze che le erano rimaste addosso, dando un pugno forte in mezzo a quei due fuochi e poi ancora… e ancora. Calciando e picchiando, come impazzita, la ragazza aveva sentito l’impulso di mordere disperatamente quel corpo viscido e schifoso. Non aveva idea di quale fosse l’istinto che aveva portato a tale reazione, ma voleva farlo a pezzi, proprio come lui l’aveva fatta sentire, ovvero a pezzi e impotente; in tutto ciò la fame sembrava in qualche modo giocare un ruolo importante nella decisione.
    Inghiottendo quella carne schifosa, la ragazza sentiva una strana euforia, mista all’orrore dell’atto… se lo stava mangiando?!

    * * *

    La stanchezza aveva messo fine alla follia. Amanda era sdraiata a terra, accanto alla carcassa rimanente del Mostro, stremata per gli sforzi fisici… era riuscita trionfante dall’attacco, ma a quale prezzo. Ora si sentiva più orrida che mai, non desiderava più la salvezza.
    Avrebbe voluto morire lì, svanendo nell’obblio del nulla nel quale era stata trascinata.
    Un rumore simile al grattare l’aveva fatta tornare in allerta, quel coso non poteva essere vivo… e allora cos’era?!
    Altro grattare… e poi una luce accecante. Ritraendosi contro la parete, la ragazza aveva cercato di vedere cosa fosse. I suoi occhi erano in grado di abituarsi molto velocemente alla luce, sbattendo le ciglia, aveva guardato la sagoma illuminata da dietro, sembrava umana, maschile.
    Un salvatore? Un altro carnefice?
    Una ventata di aria fresca dall’esterno le aveva dato un attimo di sollievo, portando con sé il profumo della persona, che ora si stava avvicinando a lei.
    << Sign.. signorina tutto bene?>> Aveva mormorato con voce tremante. Doveva essere per le sue pessime condizioni. Osservandosi a quel filo di luce, Amanda aveva visto macchie di sangue e contusioni addosso al proprio corpo, coperto solo dalla biancheria intima.
    Dopo se ne sarebbe occupata, ora sembrava provare altro tipo di urgenza.
    Alzandosi lievemente traballante, Amanda si era diretta verso l’uomo, ancheggiando sensualmente come sapeva ben fare. Avvicinandosi all’uomo e mettendogli le mani dolcemente sul viso, la rossa aveva attirato a sé il giovane, baciandolo con passione, cominciando ad accarezzarlo freneticamente in un raptus di desiderio. Sconcertato il ragazzo l’aveva lasciata fare un attimo, per poi cercare di sottrarsi, chiedere delle spiegazioni, ma ad Amanda non interessavano affatto.
    Aveva fame.
    Bacio dopo bacio… morso dopo morso.
    Amanda aveva compreso di averlo fatto di nuovo, solo nel vedere il cadavere mangiucchiato del ragazzo. Inorridita aveva cominciato a strofinarsi la bocca per poi cercare di allontanarsi di lì, uscendo traballante da quella sua prigione raccapricciante.
    Ad attenderla, seduta su una poltrona si trovava una donna molto bella, aveva i capelli molto lunghi e curati, con le punte blu, la stava fissando con soddisfazione.
    << Ciao Amanda, ti stavo aspettando. >> Aveva detto, per sottolineare ulteriormente quello che già sembrava evidente.
    << Io... >> Era riuscita a mormorarle flebilmente la rossa, non sapeva cosa dire, era confusa e frastornata.
    << Finalmente sei dei nostri piccola… era stato un processo molto lungo, continuavi a girare sul filo del rasoio e allora ho deciso di darti una mano, di spingerti verso la retta via. >> Aveva detto punte blu, ridacchiando come se potesse avere un senso, effettivamente aveva il tono di chi spiega, ma Amanda non stava capendo nulla.
    << Processo… retta via?! Cosa stai dicendo e chi sei tu?!>> Aveva quasi urlato in risposta la ragazza con le lacrime agli occhi, era sconvolta.
    << Apri le tue ali e guardale, forse così ti sarà più chiaro. Sei caduta. >>
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    Benvenuto!
    Mi piace che sei stato super sintetico! 😁
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    Benvenuto!
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    Nel post della Ruota della fortuna ( https://fantarsya-gdn-gdr.forumfree.it/?t=...&st=15#lastpost) dal mese di GENNAIO al mese di GIUGNO è sempre scritto "DEL MESE DI GENNAIO"! :laugh:
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    Apertura:
    Link role: The obsession
    Personaggi partecipanti:Katherine Pierce e Thagarn
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    Apertura, chiusura o partecipazione? Chiusura
    Link role https://fantarsya-gdn-gdr.forumfree.it/?t=78072742
    Personaggi partecipanti William Allanon Graubert e Dinadan.
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    Benvenuto Francesco!
    Spero che ti troverai bene con noi, tanto da magari fare qualche giocata congiunta :D
    Buona guarigione e buona permanenza!
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    Salve! Benvenuto!
    Ho sempre voluto giocare a D&D ma non conosco nessuno che lo sappia fare, non dal vivo... per cui, ti invidio tanterrimo!
    Ti ho già visto su Discord, ma benvenuto anche qui, ufficialmente, per qualsiasi cosa, chiedi pure, troverai sempre un'anima pura/impura che ti aiuterà!
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    Chiusura role: "Caelesti voluptatate"
    Uscita personaggio: Brunhilde
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    Grazie dei complimenti, ad ogni modo, se vuoi partire... direi "fatti l'idea di chi vorresti sia il tuo personaggio" e vieni a parlarne con noi in discord, se vuoi... così velocizziamo il processo, altrimenti, ci sono guide per nuovi utenti e alla creazione dei pg, anche in versione video.
    Saluti ;)
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    Hey, benvenuto! :hi:
354 replies since 25/6/2013
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