Scienze teologiche

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    Premessa: cosa sono le scienze teologiche
    La teologia, detta anche scienza teologica, è una scienza che studia l’aspetto spirituale del multiverso.
    Sebbene sulla Terra la teologia non sia considerata una scienza, ma bensì parte delle religioni, specialmente quelle monoteistiche, su Fantarsya invece lo sviluppo tecnologico dei regni della Luce e dell’Ombra ha permesso di affinare e dimostrare le teorie teologiche, così che essa è stata da tempo riconosciuta come una delle più importanti scienze in grado di spiegare i fenomeni del cosmo.
    La teologia esplora una parte del mondo che si mescola e fonde con la dimensione terrena, ma che allo stesso tempo è difficile da raggiungere: la dimensione spirituale è infatti strettamente dipendente dalla materia, ma allo stesso tempo non lo è abbastanza da poter essere studiata tramite strumenti e leggi fisici.
    La teologia si prende l’onere e il dovere di esplorare, spiegare e osservare scientificamente fenomeni spiritici come i flussi di energia, la nascita e la morte delle anime, la formazione dei ricordi, la natura dell’aura spirituale, ecc.

    L’Energia: l’origine della dimensione spirituale
    Secondo le moderne leggi della teologia, l’energia è all’origine di tutte le cose.
    Essa crea le forze che plasmano il Multiverso, che gli danno forma e che regolano i moti della materia.
    La materia stessa è costantemente percorsa dall’Energia, la quale senza materia non potrebbe continuare a percorrere il cosmo. Questa affermazione è fondamentale per capire il legame tra dimensione spirituale e quella fisica: infatti le due cose possono esistere come distinte, ma non possono “funzionare” separatamente.
    Un Negromante, il cui potere è manipolare l’Energia del mondo che lo circonda per plasmarlo a proprio piacimento, non può usare le sue capacità nel vuoto o nello spazio aperto, proprio perché l’assenza di materia fisica equivale anche a un’assenza di flusso di energia.
    L’energia permea dunque l’intero cosmo e ricopre delle fondamentali funzioni nella vita stessa.

    Le Essenze: le anime e il loro legame con il Corpo
    Secondo la teologia moderna, le Essenze, ossia le anime degli esseri viventi, nascono da una grande concentrazione di energia che, lentamente, prende forma e coscienza di sé.
    Questo meccanismo è identico a quello con cui le stesse Divinità vengono al mondo: la differenza fondamentale è che gli Dei possiedono una quantità di energia che difficilmente un essere non divino potrebbe raggiungere, ciò rende estremamente difficile controllarla e mantenerla stabile. Non è raro infatti che una divinità assuma un comportamento imprevedibile e lunatico, a causa dell’instabilità della sua anima, esse sono inoltre legate alla loro Vocazione, che regola il loro agire, il loro modo di pensare e di sentire, il quale spesso comporta ulteriore instabilità. Questo porta le Essenze divine a tendere verso l’autodistruzione.
    Paradossalmente, invece, le anime dei comuni mortali sono più privilegiate, perché la bassa concentrazione di energia consente loro di rimanere stabili.
    Le anime sono indissolubilmente legate ai corpi fisici: essi sono infatti il ricettacolo, il contenitore, con il quale le Essenze possono muoversi e agire sul mondo che le circonda. Delle anime senza corpo, infatti, raramente riescono a intervenire sulla materia: le poche che ne sono in grado, comunque, consumano una grandissima quantità di energia nel compiere le modifiche più semplici, come, ad esempio, spostare un oggetto.
    Non tutti i corpi materiali possono ospitate una stessa Essenza: le anime infatti hanno bisogno di un contenitore che sia compatibile, altrimenti ci sarebbe un considerevole effetto rigetto, che potrebbe anche portare all’estinzione dell’anima. Per tale motivo, spesso assumono la forma del loro contenitore, per facilitare l’adattamento e aumentare le probabilità di compatibilità.
    In casi eccezionalmente rari, un’anima riesce a forzare la propria presenza in un corpo fisico: molto spesso tale forzatura comporta una deformazione del contenitore (per esempio, un corpo maschile che ospiti un’anima femminile potrebbe, durante la crescita, assumere caratteristiche asessuate o ermafrodite, nel tentativo di adattarsi all’Essenza che lo ha occupato).
    L’Essenza è unita al corpo fisico tramite un legame energetico detto Nesso Vitale. Il Nesso si instaura pochi attimi dopo la formazione dello zigote, ossia poco dopo il concepimento. In tal senso, persino la sola cellula è viva: questo aspetto della scienza teologica ha posto innumerevoli problemi di moralità e moltissime polemiche sulle leggi sull’aborto. Generalmente, il Nesso si viene a creare spontaneamente tra un corpo e l’anima compatibile, ma, in taluni casi, l’Essenza può opporsi al legame, spezzandolo, oppure può forzarlo in un corpo non compatibile, creandone uno non spontaneo e meno perfetto, che potrebbe causare, come già detto, un rigetto e la conseguente morte.

    La Mente: il ricettacolo dei Ricordi
    Quando si instaura un Nesso Vitale tra un’Essenza e un Corpo, insieme ad esso si viene anche a creare, nella dimensione spirituale, un ambiente figurativo noto come Mente. La Mente è il luogo dove dimora l’anima dell’essere vivente, per tutto il tempo che rimane legata al corpo, e dove si formano i ricordi.
    Il corpo è infatti il ricettacolo delle Memorie della Coscienza dell’anima e, una volta che il legame tra Essenza e involucro viene spezzato, queste vanno perdute, a meno che non siano recuperate in un altro ricettacolo.
    Per gli spiriti incorporei, il discorso è analogo: spiriti in grado di avere una memoria solitamente usano oggetti a loro cari come ricettacolo della Memoria della Coscienza.
    La Mente di un essere vivente di solito non è visibile a chi non ha il potere di esplorarla, né alla stessa persona a cui appartiene, se non tramite il sogno o la visione. Si tratta di un ambiente di dimensione onirica, che assume la forma più adatta all’anima che deve ospitare. I ricordi generalmente hanno forma tale da confondersi con l’ambiente: per esempio, la mente di un elfo potrebbe raffigurarsi come una foresta, dove ogni foglia di albero o pianta è un ricordo.
    I ricordi sono divisi in Memorie della Coscienza e Memorie del Subconscio.
    Le Memorie della Coscienza sono i ricordi di cui l’essere vivente è consapevole, sono formati dalle esperienze di vita, da ciò che si vede, si sente e si prova, e possono essere rievocati ogni volta che la persona a cui appartengono ricorda qualcosa. Le Memorie della Coscienza sono tuttavia abbastanza fragili: capita spesso che, non venendo curate, estinguano la propria energia e scompaiano, oppure che si riducano a piccoli sentori o déjà-vu . Allo stesso modo, particolari traumi fisici o spiritici possono portare alla distruzione violenta dei ricordi e ai famosi vuoti di memoria. Questi ricordi sono strettamente legati alla Mente e, quando una persona muore e la sua anima si distacca dal corpo e dalla mente stessa, rimangono in essa fino ad estinguersi. Un’anima di un morto è quindi priva dei ricordi della vita che ha avuto fino ad allora. Esiste comunque la possibilità di estrarre i ricordi dalla mente di un morto e di custodirli in un ricettacolo che trasmetta sufficiente energia per conservarli. Questa operazione è molto importante per Negromanti, medici o scienziati che vogliano tentare di riportare in vita una persona. Per il recupero è fondamentale agire in un margine di tempo non superiore a un anno dal decesso; più trascorre il tempo, più la Mente e le Memorie della Coscienza si deteriorano.
    Le Memorie del Subconscio, invece, sono completamente slegate dalla Mente. Si tratta di ricordi talmente vividi, intensi e importanti, da essere stati metabolizzati all’interno dell’anima stessa. Solitamente, tali ricordi sono connessi ai legami emotivi e sentimentali e sono, tra l’altro, di natura estremamente semplice. Capita sovente che un Fantasma o una persona rinata o resuscitata non abbia alcun ricordo della propria vita antecedente, se non di un nome, un volto o un sentimento in particolare, che molto spesso li ossessionano per la loro intensità. Questo genere di Memorie trae energia direttamente dall’anima ed è estremamente raro, se non impossibile, che si deteriori o venga danneggiato, poiché significherebbe che anche l’anima ha subito qualche danno. Si tratta di ricordi che generalmente possono anche cambiare la natura o l’aspetto dell’Essenza che li metabolizza, inoltre memorie legate a una determinata persona possono costringere l’anima di un morto a ignorare il portale per l’Oltremorte e a diventare, di fatto, un Fantasma.

    I Sentimenti e i Legami: flussi e scambi di energia tra le Essenze
    Secondo la teologia moderna, i sentimenti, i legami affettivi e i moti dell’animo sono la manifestazione delle variazioni di stato dei flussi di energia che sono presenti sia all’interno delle Essenze sia tra di loro.
    Per esempio, un sentimento profondo di odio nei confronti di qualcuno, è dato da una reazione negativa dell’energia insita nell’anima quando è in vicinanza dell’essere odiato. Allo stesso modo, un forte sentimento, reciproco, di amore tra due persone, è dato da un flusso di energia positiva che scorre in maniera bidirezionale e che unisce le due Essenze in un intenso legame spirituale.
    Da ciò si può dedurre che ogni genere di sentimento sia provocato da un diverso moto e una diversa reazione dell’energia insita in un’anima e che, se il sentimento comporta uno scambio di tale energia, si venga a formare un legame spirituale.
    I legami non sono eterni, ma si rinnovano col rinnovarsi del sentimento, ossia della reazione dell’energia. Se la reazione cessa, lo stesso accade col sentimento, e lentamente il legame si spezza. Molto spesso alcuni legami sono talmente forti che persistono anche dopo la morte di una o di entrambe le persone coinvolte in esso. Se esso continua a esistere anche dopo la rinascita delle anime, è anche possibile che due persone che teoricamente dovrebbero essere perfette sconosciute, si cerchino e ritrovino nella nuova vita.

    L’Aura: l’emanazione visibile delle Essenze
    Una delle poche cose che gli esseri viventi possono riuscire a distinguere, pur trovandosi nella dimensione fisica, è l’aura di un’anima. L’Aura è in parole povere l'irradiazione energetica di una Essenza: quando un’anima è attiva, si viene a creare una sorta di nebbiolina di energia attorno ad essa, che molti esseri viventi possono vedere.
    Questa manifestazione è detta, appunto, aura, e può fornire moltissime informazioni sulla persona che circonda: a seconda del colore, infatti, può indicarne il parallelo di provenienza (Realtà: celeste, Fantasia: verde, Olimpia: oro, Oltremorte: bianco, Antimondo: rosso, Oneiriki: viola, per gli altri mondi il colore è a discrezione del giocatore), in base all’età e allo stato di salute dell’individuo può essere più o meno intensa, a seconda della razza può avere una forma e una sfumatura di colore più o meno scura rispetto al colore del parallelo di provenienza.
    Non tutti sono in grado di percepirla, tuttavia anche chi non ha questo talento può riuscirci, dopo molti anni di addestramento nelle arti negromantiche.

    Postmortem: i tre modi per tornare in vita
    Quando sopraggiunge la morte del corpo fisico, il Nesso Vitale si spezza e l’anima è libera di distaccarsi dal suo involucro.
    La rottura del Nesso comporta anche la perdita delle Memorie della Coscienza: questo tipo di ricordi rimane infatti depositato nella Mente, mentre le Memorie del Subconscio rimangono intatte all’interno dell’Essenza.
    Quando una persona muore, la sua anima perde dunque tutti i ricordi, tranne quelli inconsci, ed è libera di vagare: generalmente, la rottura di un Nesso Vitale porta a un’esplosione di energia, che consente l’apertura di un portale verso l’Oltremorte, il mondo dove le anime si riposano, si rigenerano e attendono di tornare in vita.
    Esistono tre modi con cui un’anima può tornare in vita: la reincarnazione, la resurrezione e la rinascita.
    La Reincarnazione è il metodo più semplice e più comune con cui un’anima torna alla vita. Le Essenze che usano questa via sono inizialmente arrivate nell’Oltremorte, dove si sono riposate e rigenerate in attesa di trovare un nuovo involucro che potesse accoglierle. Anime di questo tipo non hanno particolari legami o ambizioni e quindi accettano qualsiasi tipo di corpo sia compatibile: molto spesso i reincarnati nascono con razze o sesso completamenti diversi da quelli che avevano in precedenza. Non è raro infatti che un’umana femmina si possa facilmente reincarnare in un orco maschio. La Reincarnazione non presenta alcun problema e avviene non appena l’anima riesce a percepire la presenza di un corpo compatibile: quando ciò accade, si instaura un legame che “strappa” via l’anima dall’Oltremorte e la inserisce nel nuovo involucro, dove si viene a creare una nuova Mente. Le anime Reincarnate non hanno mai memorie delle loro vite precedenti e solo in rari casi qualche Memoria del Subconscio può tornare a galla.
    La Resurrezione, invece, è tutt’altro paio di maniche. Innanzi tutto, è estremamente raro che avvenga una Resurrezione naturale: è infatti più comune che delle terze persone, spesso scienziati, negromanti o medici, con delle particolari procedure, riportino in vita il morto, piuttosto che sia l’anima a tentare di ricreare il Nesso Vitale. In ogni caso, la Resurrezione richiede almeno tre condizioni, per poter avvenire: primo, l’anima non deve essere entrata nel portale verso l’Oltremorte, ma deve necessariamente trovarsi ancora nel mondo dove è presente il corpo fisico, secondo, il corpo fisico deve essere intatto (e questo rende altamente probabile che anche la Mente e la maggior parte delle Memorie della Coscienza lo siano), terzo, devono essere presenti tutte le condizioni premortem, in particolare il corpo non deve riportare danni, bisogna avere un sufficiente apporto di energia per ripristinare il Nesso Vitale e bisogna fare in modo che la situazione spirituale del corpo (la Mente, i Ricordi e la eventuale presenza di altre condizioni spirituali) siano identiche al momento prima della morte. Solo se queste condizioni vengono rispettate, è possibile richiamare l’anima e ricreare il Nesso Vitale. Capita a volte che un’anima, dopo la morte, sia spinta da un legame o dalle Memorie del Subconscio a ripristinare un Nesso Vitale spezzato: è il caso delle miracolose resurrezioni dei morti o di situazioni limite in cui un uomo, da poco morto, sembri riprendersi improvvisamente.
    La Rinascita è il metodo meno comune con cui di solito un’anima torna alla vita, ed è una via di mezzo tra una Resurrezione e una Reincarnazione. Infatti la Rinascita richiede un nuovo corpo e una nuova Mente, come per la Reincarnazione, e pur tuttavia la modalità con cui avviene ricorda molto la Resurrezione naturale, dove è l’anima stessa a creare il Nesso Vitale con un corpo. Poiché spesso la Rinascita avviene subito dopo la morte, le Essenze che la usano per tornare alla vita molto spesso riescono a trasferire la vecchia Mente nel nuovo corpo e a mantenere intatti tutti i ricordi. Questa operazione è però assai rischiosa e non sempre si conclude con un successo, portando a volte alla totale distruzione della vecchia mente e dei ricordi che vi erano contenuti. Solitamente i nuovi corpi ospiti sono dei neonati o dei feti, tant'è che spesso si assiste a una convivenza tra anime o persino a un "furto" del corpo.

    Edited by Sorte (Master) - 10/7/2021, 15:45
     
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